Il Piano Giovani sulla stampa nazionale

E alla fine il “Piano Giovani” del governo Crocetta è arrivato sulla stampa nazionale.

Non poteva sfuggire un piano di “Tirocini” che finanzia lavori come “sagrestano”, “guardapecore”, “caricatore di distributori automatici”. Non poteva sfuggire nemmeno il fatto che, nelle proposte, ci fossero anche requisiti fuori legge come la indicazione del sesso del candidato o la richiesta “bella presenza” (nel 2014, ancora, sul serio?).

Che poi, a ben vedere, è difficile parlare di problemi puntuali. In fondo, è la stessa idea del piano che non poteva che generare questo genere di proposte. Idea che è una e semplice: buttare un po’ di denaro sul tavolo senza alcuna strategia di sviluppo e allettare imprese e imprenditori alla possibilità di assumere a costo zero (anzi, ricevendo benefici). Il tutto reso possibile dalla fame di lavoro dei giovani siciliani, disposti a lavorare per 400 euro al mese (400 euro al mese, santo cielo, lavorare per 400 euro al mese).

Nella totale assenza di una politica economica e di sviluppo, nella totale indifferenza al fatto che non esistano lavori per i quali è ragionevole iniziare con un tirocinio (quelli qualificati e iper-qualificati), non poteva che finire in questa maniera, un’elemosina per un tessuto economico senza scrupoli perché agonizzante, un’elemosina per una popolazione disposta a rinunciare alla propria dignità perché agonizzante.

20 milioni di euro buttati in pasto ai cani, e li prenda chi morde prima e più forte, mentre milioni di euro che potevano produrre competenze reali, quelli di Sicilia Futuro (per fare solo un esempio), languono da qualche parte nei bilanci regionali.

Una parola di chiusura. Quando il piano fu annunciato, a marzo, pur sentendo già puzza di bruciato, decisi di dare una seconda apertura di credito all’assessore Scilabra. Forse mi sentivo ancora un po’ in colpa per i commenti che feci al momento della sua scelta come assessore. Ma dopo la fine miserevole di Sicilia Futuro, con la fine miserevole del Piano Giovani, beh, resta poco da aggiungere, se non tornare all’inizio.

Se hai 30 anni e non sei riuscito a laurearti (e non mantieni una famiglia), nella vita potrai fare bene mille cose, ma non l’assessore alla formazione.

About Simone Tulumello

Researcher in Planning and Geography at ULisboa, Institute of Social Sciences. Keen on cities, politics, photography and electronic music. Lover of cities, especially Palermo and Lisbon, in a complicated relationship with Memphis TN.
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